lunedì 9 aprile 2012

Finanziamento partiti: Bonino, azzeriamo il sistema attuale. Idv: referendum

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ROMA  - ''Negli ultimi scandali che riguardano i partiti ci sono dati di cronaca che hanno dell'incredibile per il senso di impunità raggiunto. Lo sono anche per chi, come me, pratica la politica da oltre trent'anni. E io non sono un'ingenua, nè vengo da Marte''. Così Emma Bonino, vicepresidente del Senato, risponde alle domande di repubblica.it e affronta la questione del finanziamento pubblico dei partiti.
L'esponente radicale boccia subito l'idea del decreto offerto dal ministro Severino e invocato dal leader Udc, Pier Ferdinando Casini: ''L'invocazione è l'ennesima prova di inutilità e incapacità dei partiti'', dice aggiungendo che ''se proprio vogliono procedere alla riforma, la facciano rapidamente, in sede legislativa. Come è accaduto, nel giro di una notte, per reintrodurre i rimborsi elettorali e sconfessare il referendum del '93''.
L'autoriforma dei partiti, secondo Bonino, può essere spinta dalla paura di ''essere travolti dalla rabbia dei cittadini'', ma l'intervento, aggiunge, verrà limitato ''al solo finanziamento pubblico. E invece dovremmo parlare della presenza dei partiti nelle Asl, delle nomine nelle municipalizzate, degli accordi e delle spartizioni con il mondo degli affari''. La ricetta radicale è quella di ''azzerare il sistema attuale. Per il resto, torniamo alla Costituzione. Bersani dice che è la più bella del mondo , ma è anche la meno applicata. Ripartiamo allora dall'articolo 49, che prevedeva la democrazia interna. Le forze politiche dovevano diventare soggetti con personalità giuridica, dunque con precisi obblighi anche dal punto di vista dei bilanci. E invece sono rimasti enti privati che gestiscono fondi pubblici sotto la forma ipocrita dei rimborsi elettorali''.
All'orizzonte si profila intanto un nuovo referendum. Antonio Di Pietro fa sapere, tramite il suo blog, che l'Idv raccoglierà firme per una legge che elimini il finanziamento ai partiti. "Quest'anno - sostiene - ci vuole coraggio per augurare buona Pasqua. Viviamo uno dei momenti più difficili nella storia della nostra Repubblica, la crisi ha precipitato nella miseria e nella paura milioni di persone, ha messo in ginocchio le aziende oneste. La corruzione non è mai stata così diffusa. La sostanza della democrazia non è mai stata tradita così sfacciatamente". E Di Pietro attacca anche la "classe politica che continua a mettere le mani nella marmellata", cioe' "mariuoli, come Lusi e i leghisti, che utilizzano i soldi dei cittadini per i loro porci comodi".
"Il Pdl si farà carico in Parlamento di avanzare con immediatezza efficaci proposte per garantire severi controlli sui costi dei partiti", afferma invece Maurizio Gasparri. "Casi Montecarlo, Penati, Lusi o Belsito non sono tollerabili. Le decisioni - rileva  il presidente dei senatori Pdl - devono essere frutto di autonome iniziative del Parlamento e devono essere approvate con estrema rapidità".
In un'intervista al Corriere della Sera Pierluigi  Bersani afferma: "Facciamo un progetto di legge con quattro articoli, che abbia una corsia ultrapreferenziale. Non escludo che ci si possa avvalere di uno strumento straordinario come il decreto. In pochi mesi dobbiamo arrivare a una soluzione".  "Dobbiamo riuscire ad affermare una democrazia moderna in cui i partiti non rispondano solo ai loro elettori e iscritti", dice il segretario del Pd.
Per farlo "dobbiamo riuscire a varare una legge seria perchè le forze politiche abbiano bilanci certificati e controllati, codici etici, meccanismi trasparenti di partecipazione alla vita interna, regole per le candidature. In questo senso - aggiunge - vanno previste anche delle sanzioni, come l'esclusione dai finanziamenti ed eventualmente anche il divieto di presentazione liste".
Per il leader del Pd arrivare a una legge nei prossimi mesi è fattibile. "Un minimo comune denominatore tra i partiti per fare una legge sui finanziamenti c'è e ci può essere. Si può lavorare su questo nelle prossime settimane". Bersani sottolinea l'importanza dei finanziamenti. Per somigliare alle democrazie europee, dichiara, dobbiamo prevedere che la politica sia sostenuta, in modo da "evitare oligarchie, plutocrazie e dominio".

Basta rubare i nostri soldi! Dove sta scritto che io debba mantenere un partito per il quale non ho nessuna stima e per il quale non voto? Alfano, Bersani, Casini, smettetela di prenderci in giro, voi non volete regolamentare, volete solo continuare a rubare.
Si al referendum per l'abolizione e pienamente d'accordo con la Bonino, azzerare il sistema politico attuale, tutti gli attuali politici e governo via dalle balle!

1 commento:

  1. Caro di pietro ,basta referendum La volontà popolare già si conosce dal 1993 ed è quella di abolire il finanziamento pubblico,perciò evitiamo di buttare altri milioni Si faccia piuttosto una legge rigorosissima che obblighi a certificare tutte le entrate e tutte le uscite dopo di che si valuti l'entità del rimborso Tesori o tesoretti derivanti da finanziamento pubblico nelle casse dei partiti non ne devono rimanere Per quanto riguarda la gestione ordinaria dei partiti ci pensino gli iscritti ,i militanti,gli eletti destinando parte del loro lauto compenso ,ed alla più che probabile obiezione che in questo modo la politica diventa un affare per ricchi,posso solo rispondere di tirarne fuori una migliore se c'è

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