sabato 16 febbraio 2013

Finmeccanica, l’India annulla la commessa degli elicotteri. E la Francia ne trae vantaggio.

OFF
di Andrea Indini.

Lo stop della commessa è un’opportunità per le aziende francesi. Mentre i pm affondano Finmeccanica, Hollande vola dal premier Singh. E firma nuovi contratti.

“Quando la praticano gli americani si chiama lobby; quando la fanno gli altri, diventa corruzione”. In una intervista alla Stampa jagdish bhaqgwati, professore alla Columbia University di New York e studioso del Council on Foreign Relations, spiega chiaramente come il modus operandi, portato avanti anche da Finmeccanica in India, sia la prassi nei mercati internazionali.

Non sono, però, d’accordo i pm italiani la cui crociata giustizialista contro una delle nostre eccellenze sta mandando in fumo migliaia di posti di lavoro aggravando pesantemente la crisi economica.

Il risultato immediato è un assist al presidente franceseFrancois Hollande che è subito volato a Nuova Delhi per sfruttare lo stallo italiano.Il presunto scandalo, che ha portato all’arresto dell’amministratore delegato Giuseppe Orsi, rischia di arrecare pregiudizi pesantissimo nei confronti del colosso italiano fino a perdere i vecchi contratti già firmati e minare l’aggiudicazione di nuove commesse. L’India ha già avviato l’annullamento dell’ordine degli elicotteri AugustaWestland sottoscritta nel 2010. Secondo quanto riporta il Times of India, il ministero della Difesa indiano avrebbe già inviato alla divisione britannica di Finmeccanica un avviso per concedere una settimana di tempo per addurre ragioni valide per non annullare il contratto. E, mentre il governo di Nuova Delhi dà il ben servito all’Italia, Hollande corre dal premier Manmohan Singh per banchettare sulla debolezza di Finmeccanica. “C’è stato un positivo passaggio dai rapporti commerciali allo sviluppo e alla produzione congiunta di avanzati sistemi di difesa in India, che espanderà la nostra la nostra partnership strategica India-Francia”, ha assicurato Singh al termine di un lungo incontro con Hollande che, sfruttando lo stallo italiano, si è portato al suo seguito un folto stuolo di aziende d’oltralpe. Come riporta Milano Finanza, nella missione indiana di Hollande erano infatti presenti i manager di Eurocopter ingolositi dal vuoto che verrebbe a crearsi nel campo della difesa con Finmeccanica fuori gioco. Non è, infatti, un mistero il fatto che l’incontro tra Hollande e Singh abbia già fruttato alla Francia un contratto da circa 4 miliardi di euro per lo sviluppo congiunto di un sistema di difesa anti missile a corto raggio. Il primo inquilino dell’Eliseo non intende fermarsi qui. Si tratta, infatti, per sottoscrivere nuove commesse per il caccia Mirage 2000 e il sottomarino Scorpene.“Non stupisce che nella folta delegazione a seguito di monsieur le président si trovino anche esponenti di Thales, Ariane-Space, Eads e Dessault – si legge su MF - questi ultimi, esattamente un anno fa, hanno soffiato al gruppo di piazza Monte Grappa la maxi commessa da 10 miliardi per la fornitura di 120 caccia all’aviazione indiana”.
Nel frattempo, in Italia, la magistratura continua a bastonare duramente Finmeccanica. Mentre il governo indiano bloccava i pagamenti sui rimanenti elicotteri non ancora consegnati dal gruppo, Orsi è stato interrogato nel carcere di Busto Arsizio dal gip di Busto Arsizio, Luca Labianca. Durante l’interrogatorio l’ad di Finmeccanica ha consegnato la lettera di dimissioni dall’incarico di presidente. Una decisione dettata dalla speranza di riuscire a “rasserenare il clima che si è venuto a creare in conseguenza delle indagini”. Clima che, purtroppo, la magistratura continua a infuocare.

Lo sport preferito dai magistrati italiani: il masochismo.
Non sono a favore delle "mazzette", ci mancherebbe altro, ma neppure all'azione giustizialista al limite del masochismo della magistratura in questa occasione. 
D’altra parte, dopo la debolezza palesata dal governo italiano sulla vicenda Marò, l’India ha capito di poter fare la voce grossa nei nostri confronti ed attuare il diktat "di concedere una settimana di tempo per addurre ragioni per loro valide per non annullare il contratto". Certo, tenersi la mazzetta italiana e rimediare anche quella francese fa molto comodo agli indiani!

Appare in ogni caso scontato come l’ennesima indagine della magistratura su Finmeccanica provochi evidenti danni all’azienda, ma ciò che stupisce maggiormente è l’arresto stesso di Orsi. Un fatto assurdo, in quanto è noto che tutte le imprese che operano su contratti importanti all’estero debbano pagare tangenti per avere le commesse. Se è vero, com’è vero, che in ambiente internazionale le tangenti le versano tutti, la priorità diventa quella di difendere il lavoro e il know-how italiano.
Dove sta quindi l’illegalità o il reato nel difendere la propria impresa?

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