mercoledì 24 agosto 2011

La Lega non firma: sciopero più vicino

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L'Assemblea della Lega calcio ha respinto la bozza proposta dal sindacato dei calciatori per il rinnovo del contratto con 18 voti contrari e 2 favorevoli (quelli di Cagliari e Siena). Le società di Serie A hanno respinto in maniera decisa e compatta il testo già approvato dall'Aic e dalla federazione. A questo punto, lo sciopero dei calciatori nella prima giornata di campionato è davvero dietro l'angolo. Il Consiglio Federale di giovedì mattina sarà l'ultima tappa utile per provare a scongiurare la serrata, ma le parti sono distanti. Il commento di Marotta, amministratore delegato della Juventus: "Abbiamo agito con senso di responsabilità, abbiamo avuto fermezza nelle decisioni. Il consenso è stato unanime". Più polemico nei confronti della controparte il collega del Parma Pietro Leonardi: "Erano due punti stupidi e li hanno rifiutati. Invece di comprarsi la barca da due milioni di euro, ne prendono una da un milione e novecentocinquantamila, o fanno come me che ho il gommone. Per noi si gioca sono loro che devono dire che vogliono fare. Non giocano? Chi se ne importa. Si sono messi la Figc dietro, ma non devono prenderci in giro. Per noi non se ne fa niente". Guglielmo Stendardo, d'altro canto, ribadisce la posizione dei calciatori, che non sono disposti a cedere: "Per noi lo sciopero non è una questione economica, ma per dignità personale. Volevamo firmare l'accordo collettivo. Mancava solo il punto che garantisse a tutti di allenarsi con gruppo. Se non dovesse arrivare la firma, devo pensare che ci siano altre motivazioni. Nessuno di noi si è opposto al pagamento del contributo di solidarietà, ma ci vuole ragionevolezza - spiega a Sky il difensore della Lazio - Ribadiamo la nostra volontà di non inziare senza aver firmato l’accordo collettivo".
Dice bene Pietro Leonardi: è ora che anche i giocatori paghino le tasse come tutti!

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